Nuovo capitolo nel caso della morte di Stefano Cucchi, il giovane deceduto quasi tre anni fa nell’ospedale Sandro Pertini pochi giorni dopo essere stato arrestato per possesso di droga.
Claudio Marchiandi, il funzionario dell’ufficio dei detenuti e del trattamento del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap), e’ stato assolto in appello dopo essere stato condannato in primo grado a due anni di reclusione perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa dai giudici della terza sezione penale della Corte d’appello che, dopo due ore di Camera di consiglio, hanno scagionato l’imputato perchè “il fatto non sussiste”.
Claudio Marchiandi, accusato di abuso d’ufficio, falso e favoreggiamento, il 25 gennaio 2011 era stato condannato a due anni di reclusione perché ritenuto responsabile di aver abusato delle proprie funzioni di pubblico ufficiale per imporre il ricovero di Cucchi al Pertini.
Alla soddisfazione dell’avvocato De Carolis, difensore dell’imputato, fa da contraltare la rabbia dei familiari di Stefano Cucchi: “L’assoluzione di Marchiandi ci amareggia molto ma non ci sorprende affatto. I nostri legali ci avevano già avvisato: la Procura, con questa impostazione accusatoria, ci sta portando al massacro. Contestando questo tipo di imputazioni, stanno uccidendo di nuovo nostro figlio. Rispettiamo quanto deciso dai giudici di Appello, adesso non ci resta che sperare che nel processo principale la perizia sia equilibrata e utile per accertare la verità”